Le 5 tipologie di bouquet da sposa: guida all’uso!

Data: fissata. Wedding Planner: ingaggiata. Location: prenotata. Partecipazioni: inviate. Allestimenti: approvati. Abito: comprato. Adesso, cosa resta da fare? Cosa mi manca? Ma certo, il bouquet!

Allora, non abbiate paura: eccovi pronto un mini bignami sulle 5 tipologie di bouquet da sposa, differenziati per finalità e stili. Facile, vero?

E, ricordate: A) il bouquet si abbina sempre al vestito, pertanto privilegiate fiori essenziali se il vostro è dettagliato, e viceversa; B) regalate un bocciolo allo sposo, sarà il suo fiore all’occhiello durante il grande giorno (in realtà si creano le bottoniere ad hoc, però trovo questo gesto così romantico…); C) il bouquet dovrà essere l’ultimo regalo del futuro marito alla sua amata in qualità di fidanzato, quindi, ragazze, suggeriteglielo bene!

Rotondo

  • Un semplice, ma elegante e tradizionalissimo bouquet, pensato come mazzo lavorato stretto per densità di materiali oppure dal finish arioso.
  • Funziona bene con tutti gli stili di allestimento, le stagioni e gli abiti da sposa.
  • Ovviamente, i fiori che selezionerete ne influenzeranno la forma generale.
  • Grazie al fatto che può essere composto sia da una sola specie di fiori sia da un assortimento tra dimensioni e varietà, questo bouquet è personalizzabile anche in termini di costo.
  • Size: proporzionato alla corporatura della sposa e al volume del suo abito. Nello specifico, occhio all’apertura delle spalle e ai fianchi.
  • Budget: medio

A braccio

 

(Photo Credit: Pinterest)

 

  • Prevede fiori con steli lunghi e abbondante foliage che poggerà, appunto, sul braccio della sposa a mo’ di bimbo cullato dalla sua mamma.
  • Sobrio o elaborato, si adatterà alla perfezione al vostro concept nuziale oltre a rappresentare una straordinaria alternativa in caso di matrimonio moderno.
  • I gambi si possono sistemare, normalmente, all’estremità o disporre senza che si vedano, nascosti da una finitura in nastro.
  • Le scelte floreali che vanno per la maggiore includono gigli, calle, gladioli, orchidee, rose lasciate lunghe, delphinium e belladonna.
  • Mood: romantico
  • Size: in relazione all’altezza della sposa, non vogliamo che il nostro bouquet sembri un bastone!
  • Stagione: il vostro fiorista di riferimento dovrà essere preparatissimo, perchè i fiori più indicati spesso non sono disponibili nelle stagioni fredde.
  • Budget: medio

A cascata

(Photo Credit: Pinterest)

 

  • In origine denominato “Shower Bouquet”, è sicuramente quello più classico e lussuoso.
  • Così progettato per arricchire le mani delle spose mentre ondeggia sontuoso lungo la navata.
  • Per un look sofisticato e raffiné.
  • Col suo effetto “esagerato” sa compensare bene un bride outfit semplice.
  • È perfetto per quasi ogni tipo di fiore. Gli ideali, però, rimangono le rose ben aperte e le peonie. Unico suggerimento: inserite anche fiori dalla testa media e piccola per dinamicizzare la composizione.
  • Arrotondato in alto e cadente, il bouquet va via via restringendosi verso il basso.
  • Curiosità: nel lontano 1981, la Principessa Diana optò proprio per questo stile. D’altronde, chi avrebbe dovuto se non un membro della Royal Family alla sua imponente cerimonia?
  • Mood: da favola
  • Size: questo bouquet se piccolo proprio non rende, osate con una Large!
  • Budget: medio – alto

Da polso

  • Lo troverete spesso indicato come “Kissing Ball” per l’iconica forma a sfera, incastonata di fiori e sospesa da un giro di nastro (colore preferibilmente a contrasto).
  • I fiori che lo compongono saranno più o meno tutti delle stesse dimensioni (meglio medie) e nel disegno si accosteranno senza sovrapporsi, così da ricoprire l’intera superficie. Se vi sentite audaci provate pure con la versione mista, stando sempre attente a ottenere una resa equilibrata grazie a un prototipo.
  • È un ottimo escamotage per rendere interessanti fiori ordinari, magari meno pregiati, all’interno di un progetto sorprendente.
  • Lo si può destinare sia come tocco chic a damigellepaggetti che per decorare la cerimonia se appese o appoggiate.
  • Fiori: a calice piatto o semi piatto (vedi gerbere, garofani, lisianthus, rose). Le rose da preferire, ad esempio, dovranno avere un’apertura abbastanza consistente altrimenti il rischio sarebbe quello di intravedere la spugna sottostante.
  • Mood: originale
  • Size: mai abnorme, siate contenuti!
  • Budget: medio-basso

Da lancio

  • Piccolo, a volte piccolissimo, e tondeggiante, può essere tenuto in una sola mano.
  • È un gruppo compatto, in cui gli steli sono strettamente avvolti, spesso con organzarasoseta (colore in coordinato), e tagliati corti a misura uniforme.
  • Di solito, contengono più verde di altri mazzi.
  • Più trendy che mai per spose e damigelle d’onore, perfetto anche in una composizione ridotta perché sa incorporare con armonia un’ampia gamma di specie floreali.
  • Pillola di stile: se lo scegliete per le vostre damigelle, giocate con le sfumature di una stessa tonalità creando un effetto degradé. Fotografie pazzesche assicurate!
  • In inglese si chiama “nosegay”, nome che risale al XV secolo ed è una combinazione di “nose” (naso) e “gay” (ornamento), indicando quindi un fascio di fiori che si portava all’altezza del naso.
  • Mood: sbarazzino
  • Size: Medium
  • Budget: basso

 

 

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